Lavorare a chiacchierino può sembrare qualcosa di estremamente ostico, soprattutto se si è alle prime armi e non si ha la più pallida idea di come cominciare.
A volte alcuni passaggi possono apparire talmente complessi da indurre a pensare di non essere tagliate per questa affascinante tecnica, ma mai conclusione potrebbe essere più affrettata (e sbagliata).
Armatevi di ago (o di navetta, se siete particolarmente virtuose), filo e tanta pazienza e vedrete che le cose, poco alla volta, cominceranno a migliorare.
Sarà sufficiente prendere un po' di dimestichezza con i punti di base e tenere a mente questi pochi consigli per riuscire ad eseguire lavori ben fatti che non vi faranno assolutamente rimpiangere di aver deciso di imparare a lavorare a chiacchierino. Promesso!
- Aspetto fondamentale nella lavorazione a chiacchierino è la tensione del filo che non dovrà essere né eccessiva, né tanto meno insufficiente. Tirare troppo il filo significherà avere dei nodi troppo ammucchiati, viceversa tirarlo troppo poco renderà l'elemento irregolare e ne altererà le dimensioni.
- Appiattite bene ogni elemento prima di chiuderlo con un nodo semplice.
- Per evitare antiestetici spazi tra un elemento e l'altro, posizionatevi con l'ago sull'elemento del giro precedente e iniziate a lavorare tirando bene verso il basso il primo nodo doppio dell'elemento in lavorazione.
- Come regola generale, qualora lo schema che avrete scelto fosse composto da anelli e archi tra loro perfettamente alternati, ricordate di girare il lavoro prima di eseguire ciascun arco.
- Il filo collegato all'ago dovrà trovarsi sempre alla vostra destra.
- Riconoscere il davanti del lavoro è piuttosto facile: il davanti è il lato in cui la "testa" di ciascun nodo (ovvero la parte non ancorata al filo di base) appare più sporgente,
- Per capire se state lavorando nel modo corretto vi basterà ricordare che i picot ai quali dovrete eventualmente legarvi dovranno trovarsi dalla parte inferiore dell'ago.
- Se il lavoro che avete scelto è composto da un numero piuttosto alto di elementi (anelli e archetti) e soprattutto se la qualità del vostro filato non è ottimale prevedete dei cambi di filo; il continuo sfregamento del filo nelle fasi di chiusura degli elementi tenderà a logorarlo e correrà così il rischio di spezzarsi. Inoltre lavorare con un filo eccessivamente lungo può dare origine a nodi indesiderati.
- Se per caso il filo finisce, si rompe o deve essere cambiato nel corso della lavorazione fermatevi dopo aver eseguito un anello: risulterà più facile collegare il nuovo filo alla lavorazione.
- Scegliete filati resistenti e ben ritorti, in grado di sopportare bene l'attrito che lo scorrimento dei nodi genererà. Per un buon risultato finale scegliete filati lucidi.
- Verificate che la misura del vostro ago da chiacchierino sia adeguata alla misura di filato che avete scelto di usare.
- Al momento di chiudere il lavoro fissate i fili servendovi degli elementi lavorati nei giri precedenti e non dell'ultimo lavorato, questo può infatti risultare piuttosto "debole" ed allentarsi.
- Ricordate: ogni elemento si chiude con un nodo semplice, l'ultimo elemento della lavorazione con un nodo semplice più un nodo a cappio.
- Archi lunghi possono essere eseguiti in più riprese sfilando l'ago e riprendendo immediatamente il lavoro, senza eseguire nodi di chiusura, avendo però cura di posizionarsi con l'ago il più vicino possibile al gruppo di nodi precedente.
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